I racconti di Pittsburgh ci presentano una Willa Cather più urbana, che - come una specie di Balzac al femminile - dipinge una città industriale, grigia e triste a cui a volte fa da contrasto una New York ricca e culturalmente vitale. Là dove New York rappresenta l'ideale, la Pittsburgh di Willa Cather è la realtà, il sogno infranto, il soffocamento delle diversità. Con una scrittura precisa, netta e al tempo stesso elusiva ed evocativa, Cather ci racconta l'intimità che si confronta con l'acciaio delle fabbriche, la fragilità che combatte con il sogno del successo, il coraggio della solitudine e dell'individualità, il tema della comunione del vivere e della diversità che fiorisce in disparte.