Scrive Wittgenstein che le proposizioni filosofiche sono illustrazioni del mondo reale e possibile, o immagini logiche degli stati di cose che incontriamo nel mondo. Che cosa accomuna una parola come 'bastimento', i suoni della voce che la pronunciano, i tratti di penna della parola scritta, il disegno di un bastimento e la sua immagine nella nostra mente? Su questi enigmi si interroga il "Tractatus logico-philosophicus", ripercorrendo il problema fondamentale della filosofia: l'identità tra essere e pensiero. Quale immagine contiene il logos, così da rendere efficaci le nostre parole e i nostri pensieri sulla realtà? Sull'enigma dell'immagine si interroga Carlo Sini, prendendo sul serio le metafore wittgensteiniane e proponendo un percorso di 'figure del mondo' che si presenta come un idea-le abbecedario o testo elementare dei fondamenti primi della filosofia. I lettori sono così sollecitati a una personale lettura interpretativa delle componenti grafiche e iconiche delle tavole che costituiscono il testo, atta a risvegliare in loro l'esercizio del pensiero. Di ciò di cui non si può parlare, concludeva Wittgenstein, bisogna tacere. Il percorso logico-figurativo di questi fogli esibisce un ulteriore e forse più profondo senso di questo motto: ciò che la parola, orlo del linguaggio, non può dire, lo si deve scrivere. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.