Verso il post-patriarcato è una conversazione con un uomo qualunque, che assomiglia a tutti noi: un maschio al bar, nello spogliatoio, con gli amici, in casa. Un uomo che un lungo processo di astrazione ha disincarnato nell'Uomo, un'immagine tanto fissa quanto incompleta di umanità, fondata sull'equazione "violenza = forza" che alimenta da secoli le illusioni del potere. Un maschio che non ne vuole sapere di patriarcato, pur essendo immerso nei suoi meccanismi. Il libro, scritto a partire dall'esperienza rieducativa di uomini autori di reati violenti, esplora le radici del sapere occidentale per cogliere la connessione profonda tra la conoscenza e un potere che esclude le donne, denunciando la dannosità di qualunque equazione e invitando tutti a correre un rischio: quello di aprirsi alle emozioni e all'altro da sé come strada verso un'umanità condivisa, per costruire un maschile non più fondato contro la femminilità.