"Una volta in una suite del Grand Hotel, incontrai Andy Warhol. Devo dire che mi accolse con l'affabilità che in genere si riserva ai lampadari. Poi mi buttò le braccia al collo. Lui invece mi apparve subito perfettamente a posto, nulla di sorprendente. Aveva indosso una vestaglia di organza, con maniche che finivano in strombature piumose. In piedi in mezzo al letto lottava per un'equilibrata sistemazione sul cranio, spalmato di lucente colla bianca, del parrucchino biondo".