RACCONTO LUNGO (48 pagine) - NARRATIVA - E se nel 1865 il famigerato Jesse James si fosse schierato a fianco degli ex-borbonici?
Alla caduta del Regno delle Due Sicilie, militari del disciolto esercito borbonico attraversarono l'Atlantico come volontari e andarono a costituire il battaglione "Italian Guards" dell'armata della Louisiana. Tra i borbonici che rimasero in patria, parecchi presero la via dei monti e diedero vita al conflitto che la Storia definisce sbrigativamente "brigantaggio meridionale". Il neonato Regno d'Italia impiegò anni per soffocare la rivolta del Sud, e vi riuscì anche grazie al fatto che gli insorti non trovarono mai un condottiero capace di unirli in battaglia. Jesse James, soldato confederato, al termine della Guerra di Secessione americana si diede al banditismo. Diventò in breve l'icona del rancore del Sud sconfitto verso l'arroganza del Nord vincitore. Fu ucciso a tradimento, da un membro della sua stessa banda, nel 1882. Cosa sarebbe accaduto, invece, se avesse seguito i suoi commilitoni italiani, tornati a casa al di qua dell'Oceano?
Francesco Grasso (1966), ingegnere di origine siciliana, vive e lavora a Roma. Scrittore eclettico, ha esordito nel campo della fantascienza, ma negli anni ha pubblicato anche thriller, horror, fantasy, narrativa storica e umoristica. Tra i suoi romanzi "Ai due lati del muro" e "2038:la rivolta" (Mondadori), "Il baratto" (Perseo), "Enea" (Stampa Alternativa), "Il re bianco del Madagascar" e "La moglie di Dio" (Ensemble), "Come un brivido nel mare" (Delos Digital), "Il matematico che sfidò Roma"(Edizioni 0111). Le sue opere hanno avuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui due premi Urania. Una sua sceneggiatura cinematografica è giunta in finale al premio Solinas.