Da Baveno, cittadina sul lago Maggiore, a Bruxelles: l'occasione è di quelle che capitano una volta sola, e Maurizio Cancelmo la coglie al volo, accettando di lavorare all'interno del Parlamento europeo. Incarico che svolgerà dal 1988 al 1995, prima come funzionario europeo di Democrazia Proletaria, poi con due gruppi politici (Verdi europei e Sinistra Unitaria europea), e che gli cambierà per sempre la vita, trasformando nel profondo il suo modo di approcciarsi al lavoro e i suoi legami affettivi. Quegli anni saranno testimoni di nuove conoscenze e inedite esperienze, di un continuo arricchimento culturale e personale, ma anche di contrasti politici, delusioni e ingiustizie da affrontare e subire. Queste pagine sono la cronaca dettagliata di un intenso impegno a voler migliorare la società in cui viviamo, ma espongono anche una velata denuncia di inefficienze e abusi; l'autore mette al servizio del lettore le proprie competenze e il suo interesse nei confronti dell'ecologia, riportando dei documenti ufficiali da cui trarre importanti spunti per proteggere l'ambiente e rispettare chi lo abita.
 
Maurizio Cancelmo, nato a Milano il 2 dicembre 1960 e residente a Baveno (VB). Il suo interesse per l'ecologia iniziò nel 1975 leggendo la rivista Nuova Ecologia e partecipando al movimento per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Dal 1988 al 1995 ha lavorato al Parlamento europeo prima come funzionario europeo di Democrazia Proletaria e poi con due gruppi politici (Verdi europei e Sinistra Unitaria europea) incaricato di seguire la commissione  ambiente, salute e protezione dei consumatori del Parlamento europeo. Dal 1995 al 2019 è stato amministratore, Presidente e poi Direttore dell'Osservatorio Permanente dell'Ambiente. Dal 2002 è impiegato a metà tempo in una casa per Anziani della Città di Baveno. Dal 2017 lavora anche nella Biblioteca comunale.